Lotto N. 89
Bottega Giovanni Della Robbia
Stemma del Cardinale Giulio de' Medici (poi papa Clemente VII) entro ghirlanda di frutti e foglie
1520 circa
medaglione circolare in terracotta invetriata dipinta nei toni dell'azzurro, del giallo, del verde e del manganese; lo stemma del cardinale mediceo si presenta circondato da una ghirlanda di frutti e piccoli fiori in cui si notano mele cotogne, grappoli di uva nera, limoni, fichi e pigne entro doppia cornice perlinata e modanata con motivo a dardi e ovoli; è montato in una cornice modanata in noce lumeggiata in oro, con grande probabilità realizzata da Giò Ponti che disegnò gli arredi di Villa Vittoria (ex Villino Strozzi, ora Palazzo dei Congressi), dal 1931 dimora del noto collezionista e antiquario Alessandro Contini Bonacossi, lievi difetti e piccole mancanze
diam cm 48
Provenienza: Collezione Contini Bonacossi. Gli stemmi e gli ornamenti araldici, realizzati per ribadire la proprietà dei palazzi signorili, sottolineare il patronato negli edifici religiosi o le cariche assunte nei palazzi pretori di Firenze e del suo territorio, furono un tipo di produzione che impegnò ampiamente, tra la fine del XV secolo e gli inizi del secolo successivo, la bottega dei Della Robbia, sita in via Guelfa, dove Andrea, nipote del capostipite Luca, inventore della nuova arte della miolica invetriata, continuò a lavorare accanto ai suoi numerosi figli (Marco il Giovane, Giovanni, Luca il Giovane, Francesco e Girolamo), a cui presto si aggiunsero anche i tre nipoti, figli di Giovanni, nonché altri anonimi collaboratori esterni alla famiglia, al fine di poter soddisfare le sempre più numerose richieste da parte di privati ed ecclesiastici. Questo stato di cose rende talvolta difficile, se non impossibile, definire una paternità precisa di queste opere. Nell’esemplare qui proposto, che pur non ha la particolare grazia plastica e la sobria concezione compositiva di Andrea, l’esecuzione piuttosto accurata del blasone caratterizzato da un elegante colorismo ed il naturalismo della ghirlanda vegetale, più raffinata rispetto a quella dell’esemplare del lotto precedente, rivela una affinità più diretta con la vena immaginativa, decorativa e narrativa di Giovanni, come la rileviamo nei numerosi medaglioni araldici eseguiti nella sua bottega durante gli anni 1510 e 1520. Il lotto è visibile su appuntamento presso la nostra sede di Corso Italia 6, Firenze
02/07/2025 12:56:00
Termine asta
9g
-216h
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€ 40.000,00 / 50.000,00
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