Lotto N. 298

Cerchia di Carlo Sellitto

Salomè riceve la testa del Battista

Napoli, XVII secolo
olio su tela, in cornice, alcuni difetti
cm 100x143
Il dipinto è da ricondurre ad un'invenzione del pittore caravaggesco Carlo Sellitto (Montemurro 1580 - Napoli 1614), il cui prototipo interamente autografo è stato recentemente individuato in una collezione privata da V. Farina (Artemisia e i pittori del conte: la collezione di Giangirolamo II Acquaviva d'Aragon, catalogo della mostra, Cava de' Tirreni 2018, pp. 174-177, n°. 4). Se ne conoscono varie versioni di bottega di esecuzione più debole (G. Porzio, Carlo Sellitto 1580-1614, Napoli 2019, p. 209), tra cui spicca l'esemplare, anch'esso in collezione privata, esposto come autografo del Sellitto alla mostra Oltre la notte. Da Curia a Solimena. Capolavori di pittura meridionale, a cura di don Gianni Citro, Trentola-Ducenta (Ce), Centro Commerciale Jumbo, 5 dicembre 2018-5 febbraio 2019. La composione è in stretto rapporto con il dipinto di uguale soggetto realizzato da Michelangelo Merisi detto il Caravaggio e conservato alla National Gallery di Londra, che gli studiosi datano tra il 1606 ed il 1609, dopo l'arrivo a Napoli del maestro lombardo. Farina riferisce cronologicamente la Salomè di Sellitto al 1613 a causa delle affinità dei volti sfumati in secondo piano, assenti nella versione presentata da Maison Bibelot, con quelli che il pittore realizzo' nella Santa Cecilia del Museo di Capodimonte, che prove documentarie datano appunto al 1613. Farina segnala inoltre le forti tangenze tra la Salomè di Sellitto e quella di Battistello Caracciolo del Museo di Belle Arti di Siviglia, vuoi per il volto dell'eroina biblica parzialmente nascosto dall'ombra, vuoi per il particolare scultoreo della manica (si veda anche M. C. Terzaghi, in Caravaggio a Napoli, Roma 2019, p. 58, notes 84 and 94). Il legame tra la tela di Sellitto e Battistello Caracciolo emerge ancora in un'altra versione della Salomè realizzata da quest'ultimo e ora in una collezione privata napoletana, in cui si nota l'analoga posa dell'arto piegato al gomito dell'aguzzino e del braccio e della mano della giovane figliastra di Erode Antipa nell'atto di reggere il bacile con la testa del Battista. In entrambi resta, comunque, fondamentale l'esempio caravaggesco (V. Farina, "Echi della Salomé de Caravaggio in Azzolino, Sellitto e Ribera", in Caravaggio a Napoli: nuovi dati e nuove idee, a cura di M.C. Terzaghi in Studi di Storia dell'Arte.Speciali, Todi 2021).
€ 2.500,00 / 3.000,00
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